Continua l’esperienza con il Movimento Etico Digitale, che oggi conta centinaia di volontari e professionisti in tutta Italia.
Da un anno e mezzo la delegazione di professionisti nella provincia di Catania e Siracusa formata da Fabio Buda, Giuseppe Sferrazzo, Elisa Castro, Gianluca Rescica, Fabiola Ferrante, Silvia Buda e Seby Coppola, svolge la sua attività con incontri informativi nelle scuole elementari, medie e superiori, oltre alla Feltrinelli di Catania, sulle tematiche calde legate al mondo del web e all’utilizzo dei social network, con studenti e docenti, genitori, curiosi e appassionati.
L’obiettivo degli incontri è provocare e sviscerare le tematiche relative alla tecnologia e al web, affrontando l’universo dei rischi che si corrono sul web come il sexting, il cyberbullismo, gli hikikomori e i reclusi digitali, le fake news, ma anche quello di valorizzare le innumerevoli opportunità legate al mondo di internet, dalle nuove professionalità del mondo del digitale, all’utilizzo di software e tecnologie che hanno semplificato la vita di tutti i giorni anche in campo didattico.
La tecnologia è uno strumento nuovo e irrinunciabile che, come ha ben detto ieri il dirigente scolastico del Liceo Einaudi di Siracusa, porta con sé degli “incidenti” così come avvenne con la diffusione delle automobili nel secolo scorso.
Diversi gli interventi registrati ieri durante il “Caffè digitale” al Liceo L. Einaudi di Siracusa, a cui hanno partecipato docenti, ragazzi e genitori, questi ultimi ancora troppo pochi e indifferenti ai cambiamenti tecnologici che influenzano le vite dei loro figli.
Dalla reputazione online, alla problematica della mancanza di empatia, dal fenomeno degli haters in rete, alla progressiva perdita da parte degli alunni di abilità come quella della scrittura, abbiamo appreso il punto di vista dei partecipanti e registrato un interesse crescente nei confronti di questa tematiche. Un elemento che emerge tra tutti è il crescente abbandono della “lettura” sia tra gli adulti che tra i giovani, che potrebbe essere una delle cause dell’uso scorretto delle tecnologie.
Per quanto ci riguarda, siamo davvero soddisfatti del risultato ed entusiasti del progetto e come professionisti del web e della comunicazione, per noi oltre ad essere un piacere è soprattutto un dovere, morale ed etico, visto che promuoviamo un uso responsabile della rete e degli strumenti che mette a disposizione l’universo digitale.
Speriamo che altri istituti scolastici si uniscano a noi del MED nella “lotta” contro un utilizzo scorretto della rete cosicché essa torni ad essere un luogo di scambio e di incontro e non di scontro e di odio.