Non bastava l'emergenza Coronavirus, anche il Cybercrimine approfitta della delicata situazione sanitaria mondiale.
È di pochi giorni fa un'inchiesta del Sole 24 ore che fa luce sull'emergenza informatica al tempo del Covid19. Secondo l'inchiesta, pubblicata sulla sezione riservata agli abbonati dell'importante quotidiano economico, più di 65.000 siti e app infette minacciano i nostri dispositivi informatici, smartphone, tablet e computer.
Stando alle dichiarazioni di importanti società di sicurezza informatica, come RiskIQ, il numero di siti web ed applicazioni mobili contenenti le parole Coronavirus e Covid19 è cresciuto in maniera esponenziale. L'obiettivo? Entrare nei dispositivi degli utenti, e perché no, installare codice malevolo per rubare le credenziali dei malcapitati.
Non mancano infatti siti di phishing che fanno letteralmente "abboccare" l'utente, così come negozi eCommerce che propongono in vendita KIT anti Coronavirus, che ovviamente, dopo la transazione economica, non spediranno mai alcun pacco all'acquirente. Anzi, faranno proprio un "pacco!".
Altri esempi di attacchi informatici, per certi aspetti anche più pericolosi, sono rappresentati da Applicazioni mobili e siti web che permettono di scaricare documenti con informazioni dettagliate su numero di contagi nella propria zona di residenza.
Ovviamente le informazioni sul contagio possono sembrare anche verosimili, peccato però che all'apertura di questi file venga eseguito del codice sul proprio dispositivo, in certi casi di tipo ransomware, cioè che crittano tutti i tuoi documenti e promettono la loro restituzione solo dopo il pagamento di un "riscatto".
Fortunatamente molte delle applicazioni e siti web sono stati sviluppati da "hacker della domenica" e non sempre riescono nel loro obiettivo malefico, ma di sicuro c'è da stare attenti.
Come difendersi?
Anche in questo caso valgono le "tradizionali" regole del buon senso:
Fai attenzione, la tua sicurezza, anche quella informatica, dipende da te!